Presentazione di domanda di istituzione di una nuova Area di
Rilevanza Erpetologica o di mantenimento di una vecchia Area di
Rilevanza Erpetologica. Annualità 2020. In
seguito all’accettazione del nuovo regolamento per le Aree di
Rilevanza Erpetologica (A.R.E.), le richieste di accettazione
delle nuove A.R.E., salvo eccezionali contesti e situazioni che
impongono un tempestivo intervento della S.H.I., saranno
attivate a partire dal 1° luglio ed entro la fine di dicembre
2020. L’ufficializzazione delle nuove A.R.E. da parte della
Commissione Conservazione e del Consiglio Direttivo della S.H.I.
avverrà entro la data di svolgimento della prima Assemblea
Generale dei Soci 2021.
Di seguito, si riportano i criteri essenziali
per richiedere l’ufficializzazione di nuove A.R.E. divise in
nazionali (A.R.E.N), regionali (A.R.E.R.) e locali/didattiche (A.R.E.D.).
Ogni nuova A.R.E. dovrà soddisfare tutti i
seguenti requisiti:
deve essere proposta da un Socio S.H.I.
in regola;
deve ospitare una fauna erpetologica
relativamente omogenea all’interno del suo territorio;
non può essere sovrapposta o
parzialmente sovrapposta a un’altra A.R.E., mentre può essere
contigua ad un’altra A.R.E. solo se la sua erpetofauna è
sostanzialmente diversa;
deve avere un’estensione limitata ,
tranne eccezioni motivate non superiore a 10 km2
Un’area potrà essere designata come
A.R.E.N. se soddisfa almeno uno dei seguenti criteri:
1) popolazione relativamente abbondante (per
il taxon) o isolata di almeno 1 specie o sottospecie con “area
di occupancy” in Italia ≤ 30 unità UTM 10x10km;
2) popolazione di almeno 1 specie o sottospecie con “area di
occupancy” in Italia ≤ 15 unità UTM 10x10km;
3) popolazione relativamente abbondante (per il taxon) o isolata
di almeno 1 specie o sottospecie con status CR, EN o VU a
livello globale o nazionale;
4) popolazione di almeno 1 specie o sottospecie con status CR o
EN a livello globale o nazionale;
5) popolazione di almeno 3 specie o sottospecie con status VU a
livello globale o nazionale;
6) popolazione relativamente abbondante o isolata di almeno 1
specie o sottospecie in declino in Italia;
7) popolazioni di almeno 5 specie o sottospecie endemiche
dell’Italia;
8) popolazioni di almeno 8 specie o sottospecie in allegato II o
IV della Direttiva Habitat;
9) popolazioni di almeno 15 specie.
Un’area potrà essere designata come
A.R.E.R. se soddisfa almeno uno dei seguenti criteri:
1) almeno 1 specie o sottospecie con “area di
occupancy” in Italia ≤ 30 unità UTM 10x10km;
2) popolazione relativamente abbondante o isolata di almeno 1
specie o sottospecie con status CR, EN o VU a livello regionale;
3) almeno 2 specie o sottospecie con status VU a livello globale
o nazionale;
4) popolazione nettamente isolata di almeno 1 specie o
sottospecie;
5) almeno 1 specie o sottospecie presente in meno di 5 località
regionali;
6) almeno 3 specie o sottospecie endemiche dell’Italia;
7) almeno 5 specie o sottospecie in allegato II o IV della
Direttiva Habitat;
8) almeno 10 specie.
Un’area potrà essere designata come
A.R.E.D. se soddisfa almeno uno dei seguenti criteri:
1) almeno 1 specie o sottospecie con status
CR, EN o VU a livello globale o nazionale o regionale;
2) almeno 1 specie o sottospecie endemica dell’Italia;
3) almeno 2 specie o sottospecie in allegato II o IV della
Direttiva Habitat;
4) almeno 5 specie presenti;
5) presenza documentata di particolarità (ad esempio: sintopia
infrequente tra specie; popolazioni più numerose della media;
migrazioni riproduttive più intense della media; sito di
svernamento con notevole numerosità).
Note:
- si devono considerare solo specie e popolazioni autoctone;
- tra le sottospecie, devono essere considerate solo quelle
ritenute valide dalla maggior parte della comunità scientifica e
dalla maggior parte delle fonti autorevoli;
- per il rischio di estinzione a livello globale, deve essere
considerata la IUCN Red List (www.iucnredlist.org).
- per il rischio di estinzione a livello nazionale, deve essere
considerata la più recente Lista Rossa realizzata per l’intero
territorio Italiano secondo la metodologia IUCN. Attualmente ci
si deve riferire a: Rondinini et al., 2013 - Lista Rossa dei
Vertebrati italiani.
www.iucn.it/liste-rosse-italiane.php);
- per l’“area di occupancy” globale e in Italia, occorre
considerare il numero di unità di 10x10 km in cui la
specie/sottospecie è nota;
- per il declino di una specie o sottospecie in Italia, occorre
considerare l’ultimo Report ISPRA per le specie di interesse
comunitario, oppure altro documento autorevole per le altre
specie. Per la segnalazione delle nuove A.R.E. si prega di
scaricare dal sito S.H.I. (questa pagina) la scheda
apposita di segnalazione e di inviarla compilata all’indirizzo
email
conservazione.shi@gmail.com nel periodo indicato insieme ad
una perimetrazione coerente con l’area in questione (è
sufficiente un file .kml o .kmz da Google Earth).
In caso di riconoscimento il proponente dovrà
redigere una scheda descrittiva per il
Volume ARE , rispettando la tabellazione, l'impostazione ed
i paragrafi indicati, per un massimo di quattro pagine compreso
tutto (il perimetro ufficiale derivato dal file kmz rimarrà
negli archivi DROPBOX della Commissione Conservazione).
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