Università degli Studi di Pavia
Centro Interdisciplinare di Bioacustica e Ricerche
Ambientali
Via Taramelli 24 - 27100 Pavia - Italy
e-mail : cibra@unipv.it
Progetto
SMO - Submarine Multidisciplinary Observatory
Osservatorio
Sottomarino Multidisciplinare - Progetto FIRB 2008
Da circa 10
anni i ricercatori dell’INFN, dell’INGV, del CIBRA e
dell’Università Sapienza di Roma effettuano il
monitoraggio del rumore del mare in modo innovativo,
installando antenne di microfoni sottomarini
(idrofoni) a grandissima profondità, più di 2000 m, a
largo della costa orientale della Sicilia (Riccobene et al., 2006;
Pavan et al.,
2006, 2007). Queste antenne percepiscono i segnali
acustici che, per mezzo di cavi in fibra ottica,
vengono trasmessi continuamente a riva per essere
registrati ed analizzati. Questa tecnica sperimentale,
inizialmente sviluppata dall’INFN per permettere
l’identificazione di particelle (neutrini) di origine
astrofisica, ha trovato importanti e immediate
applicazioni nel campo della biologia e della
geofisica.
Il progetto
SMO nasce dalla precedente esperienza di NEMO-ONDE
(2005-2006) e integra gli obiettivi del progetto
europeo LIDO (Listening Into Deep Ocean) nell’ambito
del quale è stata realizzata l’infrastruttura di
acquisizione e distribuzione di dati acustici, ma che
per cause di forza maggiore non ha potuto portare a
termine l’installazione di nuovi sensori sottomarini
sulla costa orientale della Sicilia nei tempi
inizialmente previsti (2010).
Nel progetto LIDO
(Listening Into Deep Ocean) era prevista
l’implementazione di sensori acustici nelle
piattaforme subacquee della rete ESONET al fine di
costituire un network di rilevamento acustico
multidisciplinare utile a monitorare la cetofauna e a
effettuare misure di rumore. Numerosi problemi tecnici
e ambientali hanno causato ritardi sia nella messa a
mare della piattaforma di sensori difronte a Catania,
ad opera di INGV e INFN, installata in giugno 2012 con
due anni di ritardo, che nell’attivazione di altre
piattaforme di sensori acustici. LIDO ha tuttavia
avuto il merito di stimolare un approccio
interdisciplinare nella progettazione di piattaforme
subacquee con sensori multiparametrici in grado di
fornire dati a una ampia varietà di ricercatori e di
realizzare una forte sinergia fra aree di ricerca
diverse e spesso dotate di risorse logistiche,
finanziarie e strumentali molto diverse. Con il
progetto LIDO si è sviluppata l’infrastruttura di
trasmissione dati che ora consente di avere i dati
acustici quasi in real-time disponibili sul server
dell’Università di Pavia.
In Italia, come follow-up
di LIDO, è nato il progetto FIRB SMO (Submarine
Multidisciplinary Observatory) finanziato dal MIUR
all’INFN in seno al quale si sono sviluppate e sono in
corso di implementazione le piattaforme
multiparametriche nei nodi ESONET siciliani.
Attualmente è operativa la prima stazione denominata
SN1 (Favali et
al., in stampa) collocata nel medesimo sito di
ONDE.
Lo sviluppo
delle piattaforme SMO è un progetto finanziato dal
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca nell’ambito del “Bando Futuro in Ricerca 2008”
(FIRB).
Il progetto
SMO è composto da 3 Unità di Ricerca cui afferiscono 7
Istituti ed Università Italiane. La collaborazione
formata da INFN, Università Sapienza di Roma,
Università di Roma 3, INGV, CIBRA, ha realizzato
l’installazione della piattaforma SN1 nella stessa
posizione della precedente ONDE, 25 km al largo di
Catania, e sta realizzando una nuova antenna acustica
da installare a 3500 m di profondità a largo di Capo
Passero (Sicilia Sud Orientale).
La
sperimentazione delle tecnologie di acquisizione,
trasmissione ed elaborazione dei dati avviene ora
tramite SN1 che è stata deposta nel giugno 2012. Le
stesse tecnologie di trasmissione dati saranno
realizzate sulla nuova antenna di Capo Passero che
dovrebbe essere installata entro fine anno.
Le
applicazioni di biofisica coordinate da CIBRA sono
incentrate sullo studio dei mammiferi marini, dei loro
spostamenti e comportamenti. Inoltre, la presenza di
due antenne sottomarine, una posta a largo di Catania
(SN1) - nella parte meridionale dello stretto di
Messina - e l'altra a Capo Passero - all'imboccatura
del Canale di Sicilia, permetterà per la prima volta
di monitorare gli spostamenti dei cetacei in due aree
chiave per la comprensione delle loro abitudini.
I risultati di SMO e del progetto di monitoraggio di
capodogli e balenottere sono visibili alla pagina "Progetto Monitoraggio
Cetacei"; informazioni aggiornate sull'intero
progetto sono disponibili sul sito
ufficiale di SMO. I temi principali del progetto
sono inoltre al centro di un workshop internazionale che
si terrà in Sicilia al Centro
Ettore Majorana di Erice in ottobre 2013.
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