Questa
sessione è stata intesa come momento di comunicazione tra musicisti, studiosi
e pubblico. Al centro dell'evento vi sono state le questioni affrontate durante
il convegno:
-
La composizione era progettata in generale e poi realizzata durante l'esecuzione?
Quale era l'idea di partenza (un concetto, un testo, una canzone, un riff .)?
Quale parte aveva la scrittura? Le strutture (ritmiche, armoniche, formali) erano
proposte da uno dei componenti e poi memorizzate e condivise? Quale parte aveva
l'improvvisazione nelle fasi di elaborazione? - Quale ruolo svolgevano le
tecniche di registrazione e manipolazione in studio del suono nei processi compositivi?
Esisteva un rapporto con la contemporanea musica elettronica (Stockhausen, Berio
ecc.)? Quali erano i mezzi tecnici più usati? Quale era il significato
della registrazione (fissazione, riarrangiamento, produzione creativa)? -
Si può parlare di stili compositivi oppure ogni gruppo rappresentava il
suo proprio mondo sonoro? All'interno di un singolo gruppo esisteva una consuetudine
nel modo di comporre? - Quale ruolo svolgeva il testo cantato? Quale grado
di dipendenza aveva la musica rispetto al testo? Quali erano i modelli canori
prevalenti a cui si rifaceva (la canzone americana o europea novecentesca, la
canzone folk, l'aria barocca, il lied, il corale, la vocalità teatrale
e musicale dell'avanguardia)? - L'esperienza dei concerti aveva influenza
nel processo creativo che portava al brano registrato su disco? Che rapporto aveva
l'esecuzione dal vivo con i brani registrati? - Che ruolo svolsero artisti
di altre discipline: William Burroughs, Yoko Ono, Andy Warhol?
(*
Registrazione dal vivo a cura di Roberto Zoppi e Alessandro Bratus)